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Aldo Alberti (Busto Arsizio, 21 novembre 1912 - Busto Arsizio,
22 gennaio 2014)
Fin
da giovane Alberti manifestava un'inclinazione al disegno che venne subito
notata dagli artisti della sua città natale che, con le loro influenze,
contribuirono alla sua crescita artista e personale. Rifiutatosi si iscriversi
all'Accademia di belle arti di Brera,
si fece largo nel mondo dell'arte da autodidatta frequentando le biblioteche
d'arte e gli studi di altri pittori.
Tra
i soggetti più rappresentanti dall'artista ha un ruolo fondamentale il nudo
femminile, con la donna ritratta spesso dolente e piegata su se stessa, fino ad
arrivare ad alcune opere in cui il soggetto è raffigurato in posizione fetale.
Il
suo esordio risale agli anni 1930, quando prese parte ad alcune mostre
collettive organizzate dal sindacato fascista. Nel 1935 lasciò Busto
Arsizio per prendere parte alla seconda guerra mondiale, durante la quale
fu fatto prigioniero e trasferito in Germania,
nel campo di concentramento di Schongau. Durante il periodo della carcerazione
passava il suo tempo disegnando per trovare consolazione alle sofferenze della
prigionia. Tornato a casa nel 1945 si dedicò interamente alla pittura e
continuò a dipingere per il resto della sua vita.
La
sua prima mostra personale risale al 1952 presso la Galleria Crespi di Busto
Arsizio, che ospitò una seconda mostra nel 1954, anno in cui espose per la
prima volta anche presso la Galleria Pagani.
Negli anni 1960 iniziò
la sua partecipazione a prestigiose mostre collettive, come quella del 1966
alla Biennale nazionale d'arte sacra contemporanea a Bologna, Milano e Roma. Nel 1970 prese parte
alla mostra Arte e Sport voluta dal CONI e organizzata
presso il Palazzo dei Congressi di Firenze.
Nel
1977 divenne membro dell'Associazione Liberi artisti della provincia di Varese
e prese parte a tutte le successive rassegne collettiva organizzate dal
sodalizio. Nello stesso anno espose a Imago, esperienze di pittura e
scultura contemporanea, a Samarate.
Nel 1990 partecipò alla mostra Arte in Permanente, presso La Permanente di Milano.
Sempre a Milano, nel 1994 espose alla mostra Liricità e immagine presso
la Galleria d'Arte Ciovasso.
Nella
sua città natale, Busto Arsizio, tornò ad esporre nel 1995
nell'ambito della mostra Arte a Busto Arsizio allestita
presso Palazzo Marliani-Cicogna (che ospita
ancora alcune sue opere) e Palazzo Bandera. Nel 2000
la città di Busto Arsizio gli ha dedicato una mostra antologica a cura di Elena
Pontiggia. Nel 2005 Luigi Piatti pubblicò una monografia dedicata ad
Aldo Alberti.